Il self check-in è davvero illegale?

La legge italiana richiede l’identificazione dell’ospite confrontandolo tramite il suo documento. Quindi, la domanda è: il self check-in è davvero illegale o ci sono i mezzi per consentirlo? Scopriamolo insieme.

Self check-in: è possibile farlo in Italia con alcune strategie

l check-in, inteso come la fase di accoglienza degli ospiti, vale chiaramente anche per gli affitti turistici ed extralberghieri. 

In questa fase è importantissimo:

  • verificare i documenti di riconoscimento in modo che corrispondano effettivamente agli ospiti che alloggiano in maniera veritiera e corretta
  • fornire tutte le informazioni necessarie sull’immobile ed il soggiorno in corso. 

In Italia è obbligatorio per legge che il check-in avvenga in presenza e, quindi, che ci sia una persona a controllare i documenti. 

Questo obbligo non è previsto in tutti i paesi (es. Francia) e l’opzione del self check-in è anche largamente sponsorizzata su Airbnb, consentendo quindi di comprendere una vasta gamma di ospiti che non potrebbero gradire il check-in in presenza per diversi motivi (es. motivi di privacy).

Self check-in: la normativa italiana

L’art. 109 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza) stabilisce che i gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive, nonché i proprietari o gestori di case e di appartamenti per vacanze e gli affittacamere, possono dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta d’identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità secondo le norme vigenti; per gli stranieri è sufficiente il passaporto o altro documento considerato equivalente.

Nell’ipotesi in cui si accerti tale infrazione, deve applicarsi l’art 17 del T.U.L.P.S. norma che prevede, per chi violi tale disposizione di legge, l’arresto fino a tre mesi o lamenta fino ad € 206,00.

I minori devono essere accompagnati dai genitori, in base agli articoli 2 e 318 del Codice Civile. Si stabilisce infatti che i minori di 18 anno non possono allontanarsi da casa senza il permesso dei genitori.

Per l’alloggio dei minori è necessario:

  • il documento di riconoscimento del minorenne
  • fotocopia dei documenti di riconoscimento del genitore con una dichiarazione scritta con cui il genitore dà il proprio consenso al viaggio del figlio.

Il consenso scritto del genitore è obbligatorio anche se c’è una persona maggiorenne che accompagna il minorenne ma che non è uno dei genitori.

Secondo quanto stabilito dall’art. 16 del T.U.L.P.S., gli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali per assicurarsi dell’adempimento delle prescrizioni imposte dalla legge.

Quindi, le banche come fanno a permetterti di creare in maniera LEGALE un conto corrente online? Semplice, tramite la tecnologia KYC.

Self check-in: è possibile grazie alla tecnologia KYC

Anche detta Know Your Customer, la tecnologia KYC serve a identificare l’utente tramite un video o un selfie con accanto la propria carta di identità. Pensateci bene, da anni ormai tutte le banche più famose del mondo hanno questa funzione sia all’estero che in Italia e questa funzione non gli è mai stata disattivata!

Quindi questa metodo è applicabile anche al business del turismo? ASSOLUTAMENTE SI!

Esistono servizi che permettono automaticamente l’identificazione e l’invio in automatico dei documenti alla questura generando un link. L’ospite dopo averlo compilato ed aver effettuato l’identificazione (sempre tramite il link) il tutto sarà perfettamente legale!

Quindi, ricapitolando il self check-in NON è illegale se fatto nel modo giusto.

Se vuoi automatizzare il tuo business e avere più tempo a disposizione per te e i tuoi interessi è importante conoscere questi metodi.

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